Thursday, July 23, 2015

Le dogane in Africa

NON SI POSSONO FOTOGRAFARE - MA VIVERLE, SI'

Un punto sempre di grande incognita e spesso di grande fascino se si ha la pazienza di accettare il momento di supremazia che le autorità possono sfoggiare allo straniero di passaggio sono le dogane in Africa. Stiamo ora parlando di quelle dogane di passaggio tra un paese e l'altro, non degli arrivi internazionali.

A volte sono stanzini, spesso gabbiotti ma sempre attorniati da grande mistero. Non è mai sicuro che si riesca a passare. Alla fine si passa sempre, però, ma la sfida esiste sempre.

Ci possono essere a volte degli intoppi solo perché il poliziotto ha più voglia di parlare. Altre volte sono tanto silenziose che intimoriscono.

Il cliente italiano rimane facilmente simpatico perché pronto a scambiare due parole se dall’altra parte c’è disponibilità. I polizziotti amano guardare i timbri dei viaggi già fatti. Amano avere la disponibilità di più pagine per il loro timbro anche se a volte piccolo.

Tra il Botswana, Namibia, Zimbabwe e Zambia, in quei 100km ci sono più dogane che animali. Ogni volta che si attraversa un fiume è sicuro di dover far dogana da qualche parte. Si lascia la barchetta sotto uno dei grandi alberi, si cammina un centinaio di metri sperando che non abbia piovuto troppo in modo che la melma non sia troppo umida, si incontra l’ispettore e si attende il timbro.

La dogana a Kasane ha un giardinetto con le vetture parcheggiate fuori. Quella dello Zambia dopo l’attraversata del fiume è molto trafficata. Ci sono i camion che devono scaricare i loro beni sulle barchette per portare la merce dall’altra parte.

Le dogane degli aeroporti come Kigali, Kilimanjaro, Entebbe sono semplici e in grandi ambienti tipici degli aeroporti, ma spesso vuote. Ce ne sono di Internazionali come quelle di Johannesburg, Windhoek e Maputo. Minime come quelle di Maun e Pemba de Mozambique. Johannesburg con la scusa dei mondiali, ha fatto un aeroporto che ha più l’aria di un grande shopping center, interessantissimo.

Dar es Salaam come pure Addis Ababa sono tipiche avventurose dogane africane. Qui arrivano molti aerei con tanti personaggi di ogni nazione. Dai nigeriani con i loro affascinanti kaftani, agli arabi e donne mussulmane, espatriati dalle camicie sudate, uomini d’affare che insistono ad uscire con giacca e cravatta nonostante la grande umidità. Poi ci sono i turisti che vengono presi d’assalto da coloro che aiutano a “spicciare” le procedure di dogana più velocemente sperando in una buona mancia.

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